Il conflitto dell'anima (1^ parte, Le fantasie dell'anima) | Poesia | Francesco Andrea Maiello | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • Gloria Fiorani
  • Antonio Spagnuolo
  • Gianluca Ceccato
  • Mariagrazia
  • Domenico Puleo

Il conflitto dell'anima (1^ parte, Le fantasie dell'anima)

 

Che grande caos

in questa mia povera testa

quando mi ritrovo solo,

è un continuo vociferar

con vero e proprio botta e risposta

tra mente e coscienza,

prigioniere dell’anima nel mio profondo.

Se questo baccano succede di notte,

perché anche nel sonno

spesso non mi dan pace,

mi costringono a buttarmi dal letto

per ascoltar le loro assurde ragioni:

smettetela una buona volta e

la notte almeno fatemi riposar!

Da una vita faccio il medico

solo per grande amore,

pensate un po’ che cattiveria:

non sopportavo più mia madre

per troppi lamenti e di contro

mio padre, semplicemente con serenità

soffrendo, con la sua dipartita

mi pervase d’amor tutto il profondo:

“Papà, la forza del tuo amore

ha pervaso di te il nostro cuore,

vivi sempre con noi...”.

Il mio difetto nella scienza

varca il limite degli abissi,

ma grande mia coscienza

se me lo rinfacci ogni momento

mi spingi a bestemmiar,

ma cosa vuoi da me

se mai mi va di tanto studiar?

E lasciami finalmente vivere come

più mi va, la tua grave morbosità

per profonda sensibilità

mi ha rovinato l’esistenza.

È vero che sono anni luce

dai grandi maestri della medicina,

ma la terapia che ho donato

con la luce dagli occhi

di certo ha accompagnato sereni

tanti miei pazienti che, dall’aldilà,

ispirano sempre più mie scritture:

questi sì che son veri tifosi,

altro che ultras banditi in ogni luogo.

È per questo motivo

che mi ritengo testimone

e pilota dell’anima immortale,

perché tali luttuosi eventi

stranamente danno gran verve

al mio profondo,

mi elevano nella spiritualità

alla faccia della materialità

sempre presente anche in medicina.

Terribili sorelle, anzi gemelle,

sempre in dissidio e

da tempo remoto senza più intesa,

cercate una volta e per tutte

di trovare accordo con unitario intento

e fatemi il regalo della pace interiore.

Povero me, che gran pazienza

con queste due mie intime donne!

Non bastava la mia dolce moglie

in comunione spirituale,

si son messe anche “pure” queste due

a me legate addirittura

con vincolo immortale;

ma vuoi veder che son misantropo

per cui si spiegano

tante mie disavventure?

All’una (mente), in versione maschile

è pensier pregno di materia,

per carità non fraintendete,

da sempre piacciono tante belle donne,

l’altra (coscienza), nella consueta sua veste

di luce e poiché mai si fa i fattacci suoi,

invece, di rimando mi rimbrotta

che per legge me ne tocca una.

Son davvero molto stufo,

da mattina a tarda sera

stanno solo a litigar e

vi rivelo con gran vergogna

che spesso vengono anche alle mani

con l’amor a far da paciere.

Questo sì che è vera essenza

a completare l’io profondo,

son davvero fortunato

perché adesso mi accomodo

in poltrona e non mi muovo più.

Che gran bella compagnia,

tra Cartesio e Socrate,

primo filosofo dell’era moderna

ed il più gran filosofo di tutta l’umanità;

in prosa non l’han capito

e allora lo metto in versi,

di certo più effetto farà!

Udite, udite la barzelletta del secolo,

tra “cogito ergo sum”

e “gnothi sautòn”,

in mezzo a questi nomi altisonanti

che annebbiano la mente,

c’è anche il sottoscritto

con “amo e sempre sarò”,

perché, ragionando attentamente,

l’anima, che nasce per amore

e dona vita, ha origine

dalla indissolubile luce divina

e tutto ciò che è spirito,

soffio e alito vitale

di nostro Padre eterno

mai avrà fine e

giammai si consumerà:

“Credo nello Spirito Santo,

che è il Signore e dà la vita,

e procede dal Padre e dal Figlio”.

Sarà l’apoteosi della mia vanagloria

ma almeno con queste considerazioni

da profonde riflessioni

vi faccio un po’ sorridere ed evadere

così dalla greve e triste realtà;

tornando poi alla barzelletta,

chi mi contrasterà

se grido ad alta voce

che mente, amore e coscienza

rappresentano la cellula primordiale,

primum movens di inerte fango

o polvere in poltiglia

(noi tutti veniamo al mondo

per atti d’amore

e il sistema spirituale presiede al nervoso!)

Cari miei atei,

il sistema spirituale si può

anche non avvertire,

comunque fa meraviglia

questa vostra oscura filosofia e

di sicuro il vostro sistema nervoso

di certo non è intatto!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 0 utenti e 3673 visitatori collegati.