Scritto da © Anonimo - Mer, 26/10/2011 - 08:16
Esco di casa senza parole in tasca,
non ho quasi più niente da offrire,
giusto un buongiorno consegnato
al vento del mattino.
Felice e scontento perché ti amo
e non riesco a vivere
questo amore anche fuori.
E allora mi manchi, e mi manco.
Ho ancora in bocca il sapore del tuo addio.
Come cerchi di fumo ronzano
sopra la mia testa,
le tue parole che rimbombano
sul soffitto del cuore,
sopra le mie possibilità.
Abbiamo raggiunto il punto di non ritorno.
Vi si sofferma solo il poeta
che intona i suoi canti di luce
e poi li disperde.
Di questa poesia resta quel nulla
d'inesauribile segreto,
ma anche le rovine sono un dono
se sudano ricostruzione.
Mentre le falsità e le adulazioni
sono solo cicatrici di talento.
Così, domani metterò le parole
ad asciugare al sole
sperando che il vento se le porti via
con la nostalgia che fa male
per ciò che non è più possibile.
per ciò che non è più possibile.
Ti ritroverò nel tramonto sui campi,
mi ritroverai nelle gocce di rose
mi ritroverai nelle gocce di rose
scivolate nel tuo cuore silenziose,
e rifiorite nella sera profumata
da mimose e camelie,
con il mare appena alle spalle
di spiagge coperte da sassi e conchiglie.
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