Scritto da © poetella - Mer, 06/10/2010 - 20:37
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L’aria stasera era particolarmente dolce,
quasi dolente,
tra le foglie degli oleandri
e i fiori molli di memorie d’estate. Profumo dolciastro.
Le macchine sgusciavano silenziose,
lontano l’andare frenetico del giorno,
senza fretta. Pareva, almeno.
Poco rumore. Ferma,
aspettavo l’autobus. Peccato ci fosse poca luce
e non poter leggere ancora il mio libro.
M’aveva fatto compagnia nelle ore morte.
Ero stata lontano, tra le righe,
altri luoghi. Altre storie. Sono tutte così piene
le storie nel libri.
Tutto accade e tutto può accadere
girando pagina. Facile.
Guardavo il cielo. Fumando quieta.
Scuriva piano, piano all’orizzonte.
Verso ovest, rosso sangue. E poi chiaro.
Poi blu.
Un po’ di vento leggero
ha smosso gli angoli del mio giacchetto di lana.
Viola. Un clacson lontano.
Un gruppo di ragazzi silenziosi. E dietro un cane.
E non lo so perché,
ma ho pensato alle tue labbra.
Le tue labbra.
Dove comincia il mio mondo.
…
…
…
(by poetella)
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