Quando sono ubriaco

Quando sono ubriaco,
mi ballano le gambe e
mi riesce difficile stare in piedi.

 

Quando sono ubriaco,
il mondo in cui vivo
sembra fatto di gomma.

 

Quando sono ubriaco,
fumo una sigaretta dietro l’altra
perché così deve succedere.

 

Quando sono ubriaco,
capisco che la mia vita si accorcia,
ma chi se ne frega:
dovrò pur raccontare qualcosa al Padreterno.

 

Quando sono ubriaco,
rido per niente
e mi puzza il fiato.

 

Quando sono ubriaco,
parlo, parlo, parlo
biascicando le parole.

 

Quando sono ubriaco,
sono facilmente irritabile,
ma se qualcuno alza la voce,
ammutolisco impaurito.
E come faccio a menar le mani
senza aver pronti i riflessi?

 

Quando sono ubriaco,
non mi sento mai
solo.

 

Quando sono ubriaco,
mi ricordo le parole di tutte le canzoni,
ma se suono,
suono male.

 

Quando sono ubriaco,
sento l’alcool
che ristagna nel mio stomaco
tenendomi calde le viscere.

 

Quando sono ubriaco,
dormo piegato sul fianco
per paura di soffocare
se mi vien da vomitare nel sonno.

 

Quando sono ubriaco,
vedo l’armadio nella mia stanza
girare come un vortice e penso:
“Cristo, domani quando mi sveglierò,
non mi ricorderò
neanche come mi chiamo.”