Una croce al collo non limita, al limite adorna

 

non teme i gradini
-perlomeno quelli alti un tot-
perché sono ponti alle distanze,
appoggi, ringhiere

 

c'è chi li fa di due in due, chi con la goccia al naso
il fiato breve del sedentario
e chi, con la mano da rosario e le ginocchia pronte al voto
biascica ostie a saliva e preghiere

 

gli archi sulla destra, quando sali,
dicono essere 666!*
(ma chi li ha mai e-numerati e-valutati?)
non c'ero proprio quando il diavolo faceva pentole
aggiungendo carne al male

 

la nebbia oggi non rivela nessun credo
ma Lui, solitamente,
attende i pellegrini dentro un altro sole
là dove il portico disegna un grembo e un raggio

 

Cecilia si concentra a mani giunte,
tra le navate si alza una messa
e i singoli si fanno doppi nel segno della pace

una volontà di ferro aleggia fra colonnati d'oro
"un balzo in avanti, su! ché l'uomo sia Uomo
 una croce al collo non limita, al limite adorna"

 

 

*gli archi del lungo portico di San Luca a Bologna