Scritto da © live4free - Mar, 03/08/2010 - 08:51
Affondo le mie basi nelle viscere di madre terra.
[elemento naturale]
Mi staglio verso l’alto sicura
e attendo.
Immobile. Muta.
Non temo vuoti di spazio e tempo.
Non serviranno tempeste,
né distrazioni o dispersioni.
Inflessibile. Sono roccia.
Uniche nemiche le mie stesse lacrime.
Come pioggia acida scivolano
lasciando solchi profondi
e uno strascico di sofferenza.
[graffi sanguinanti]
Ma è irrilevante. Sono roccia.
Torneranno leggere le tue mani.
E sarà sicura la presa,
l’abbraccio forte e consapevole.
Non avrai bisogno di parole.
Ti adagerai finalmente sulle tue certezze.
Eccomi. La tua roccia.
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