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Scritto da © ariele57 - Ven, 25/06/2010 - 19:05
come un passo sospeso
che attende il suolo,discende
nel tempo di battuta,
ma scivola la suola
su di un sasso ,
scomposto
è il ritmo.
non più tacco e poi punta
in ordinato stile di marcia,
s'incrina il normale compito.
quattro angoli,
un quadrato vuoto,che vietano
la visione dell 'esterno.
computo,fuori dal se',
nel distinguere il nostro
dall'altrui spazio.
carrucola fragorosa
e discende
e su maglie scivola
fiduciosa,
ma pur inceppandosi
non s'arrende.
a valle verso la foce
s'allarga nell'interno
il suo orizzonte.
visione reale
nel silenzio
di questo tempo
che stilla lacrime.
come un passo sospeso
che attende il suolo,discende
nel tempo di battuta,
ma scivola la suola
su di un sasso ,
scomposto
è il ritmo.
non più tacco e poi punta
in ordinato stile di marcia,
s'incrina il normale compito.
quattro angoli,
un quadrato vuoto,che vietano
la visione dell 'esterno.
computo,fuori dal se',
nel distinguere il nostro
dall'altrui spazio.
carrucola fragorosa
e discende
e su maglie scivola
fiduciosa,
ma pur inceppandosi
non s'arrende.
a valle verso la foce
s'allarga nell'interno
il suo orizzonte.
visione reale
nel silenzio
di questo tempo
che stilla lacrime.
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