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Scritto da © ciommo82 - Mar, 18/01/2011 - 12:55
Danzano i nostri sguardi
mentre nel mio bicchiere
un dito di whiskey
affoga in due dita d’acqua.
Fanno baccano
i nostri pensieri maliziosi
a cavallo delle note
in tredici battute.
Chet Baker
era un grillo
e Charlie Parker
era una cicala,
ma quando suonavano la tromba
un lungo corno cresceva
sulla loro fronte
e dalla loro schiena
spuntava una coda puntuta.
Come un sole
che fa le capriole
tra le nuvole,
la tua testolina bionda oscilla
sulle tue spalle
mentre parli
con le tue amiche.
Sorrido accorgendomi
di aver di nuovo dimenticato
le chiavi di casa.
Portami con te, baby.
Facciamo presto
prima che i miei amici
mi scarichino ubriaco e molesto
davanti al mio cancello.
Andiamo a passeggiare
a piedi nudi sulla spiaggia
e seppure hai marito e figli
non ti preoccupare:
il cielo nero senza luna
e senza stelle
sarà nostro complice.
Portami con te
perché
si può piangere di disperazione
anche durante
una calda notte
d’estate.
Sarò il tuo uomo ideale,
sarò tenero come
una fetta di pane.
Non dirò una parola fuori posto,
ascolterò tutto quello
che hai da dire.
Non ti parlerò
della mia teoria dei tre blocchi,
né del mio
odio per i romanzi di Coelho,
né ti confiderò mai
che i pacifisti
ad ogni costo
in fondo soffrono tutti
di eiaculazione precoce.
Sarà bello lasciarsi
andare e, insieme, guadagnarsi
l’inferno:
saremo anche lussuriosi
ma mai ipocriti repressi.
Nel jazz club più in
della città,
la mia giacca di lino
mi fa
sembrare un damerino.
Accompagno i miei sigari
alla vaniglia
bevendo birra, whiskey e cognac.
L’alba ti mostrerà
i lividi che t’ho lasciato
tra mugolii e passi di danza.
Ti strapperai i capelli
e mi maledirai in eterno
oppure mi penserai spesso
carezzandoti da sola in bagno.
Un giovane grillo
e una giovane cicala,
sudano soffiando nei loro strumenti,
arrancano quasi per dare il meglio
rendendo onore
ai due maestri.
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