e di viaggio
(una serie modale piuttosto
col primo sospeso
secondo in minore
un terzo di fuoco
e il quarto vedremo)
di linee staccate alla camicia
- che righe ne ha già -
di virgole e nastri, chiavi di basso e violino,
uccelli lontani là sopra quel quadro
orecchie d'asino sul campo viola
se resisto
e mi fermo un attimo a pensarli
compongono un disegno che non c'è
non c'è nel filo giallo del vestito,
sulle tue gambe nerenere
nella trama densissima di caucciù
del tuo culo da regina africana.
E' il tuo movimento
- non le leggi ormai futili e primitive della fisica -
che ricrea il mondo
femtosecondo per femtosecondo
di desiderio in desiderio
goccia dopo goccia.
Ma pregustami, degustami,
con la sorpresa nascosta dalla sorpresa
non inghiottirmi
altrimenti rimarrai sola
e la tristezza
- se di tristezza avrai coraggio -
seconderà, lenta, nel mito languido
d'un blando stucchevole
invariabile e frigido.
- Blog di hummagumma
- Login o registrati per inviare commenti
- 1582 letture