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Tristezza

 La tristezza mi prende
portandomi nel vortice
della malinconia

dove l'anima naviga
in solitaria compagnia!

 

L’ago della bocca

Guarda quest’esile filo
che ci poggia un palco tra le quinte della sera:
 
“Esso era un bacio
tra tenuto e dato”
 
Guarda come il corpo di lei mantiene
gli sguardi dei maschi
fumosi.
 
Osservateci imbastire le bocche
con quel filo esile
a scen'aperta.

il cuore vive senza logica

 Illogico  procedere
 sulle funi stese
 tra il timore del salto
 e la speranza della resa

 è in questa logica  la potenza

 di non recidere la corda 

Tornano a volte

Tornano a volte certe fantasie
che ci lasciano strascichi confusi
tra amarezza e rimpianto
come primavere mai sbocciate
che disperdono profumo di zagara
 
e stiamo ad occhi chiusi
a ripercorrere viali
passati a luci spente
ma con dentro speranze
che abbagliavano
 
Siamo tutti convalescenti
del passato
in lotta tra un sì e un no
per dei ricordi
 
Siamo tegole che lasciano
scivolare la pioggia
e quando le brucia il sole
la rimpiangono
 

una rosa ..

basta una rosa ..

Ancora quella lama che trafigge
non basta andare ai tempi medievali
di cui ricorre nota d'un martirio

quando il rogo bruciava l'innocenza
presunta strega condannata al fuoco
fiamme non solo d'inferi invocati

da tribunali costruiti in loco
la storia una striscia di violenza
continua ancora nelle strade odierne

oppure nei comuni caseggiati
sempre un pensiero fisso nella mente
a costo d'ottenere il desiderio

violenza ottusa un prezzo da pagare
negli infuocati alberghi di campagna
e povere fanciulle in costrizione

per ottenere un misero salario
da attenti e travolgenti compratori
di braccia e vite nella malasorte

quella giustizia di memoria antica
prolunga quei veleni al nostro tempo
eppure basta poco ai miserandi

basta una rosa per la comprensione
un dialogo d'amore di quel fiore
misura d'empatia d'uomo ed eva

 

Copyright © Lorenzo 30.5.10

Riflessioni sull'amore

Io amo
Quando un raggio di sole buca la coltre bigia e fa brillare come un diamante una goccia incastonata in un filo d’erba
Io amo
Quando i bimbi si accalorano nelle loro piccole grandi dispute; poi si rifugiano tra le braccia avvolgenti e nell’abbraccio amoroso mi travolge il battito di un cuoricino in tumulto
Io amo
Quando il cielo al tramonto si ammanta degli eccezionali colori che nessun artista saprà mai riprendere
Io amo
Quando in silenzio accarezzo e ripercorro con tenerezza le rughe che si vanno evidenziando sul viso pacato e sereno dell’uomo con cui divido ogni giorno della mia vita
Io amo
Ogni manifestazione di vita che posso ammirare, amo la gioia, amo il dolore
   
                                                            Silvana Salustro Francone

fermarsi su di un attimo inatteso

la ruggine abbrevi
l'euforia dell'interno
e lo smalto dimostri al tempo
che è trascorso.

da tutto l'iride 
prende spunto

perciò benedetta
dall'inatteso
m'immergo
in un pieno

attimo
che veloce
prendi corsa
raccoglici
nel tuo raggio.

me e la cavolaia fuori rotta

Quelli del "sabato sera"

 
su lucidi dardi rombanti
a penetrare sarmenti acuminati
in corsa per momenti d'emozione
su nastri insidiosi a giorno illuminati.
a coglier della vita ogni momento
illusi di domar a mano ogni destino
edificato altrove in tanti giorni
senza profitto, solo sentimenti.
seppur vedranno di tra le ciglia chiuse
lo strazio che produce una follia
vogliano l'ultima goccia al cuor mandare
pria che l'arsura se li porti via
per un palpito un ultimo saluto
a chi della loro esistenza fu natura.

H come Habitat

 vedrai la luce nello sguardo
come riflesso di questa pietra levigata
che muta
allo scorrere ampio delle nuvole
accerchiata
dalle cicatrici dell'iride
 
 
-ah potenza dell'assenza-
 
 
persino un paramecio ha il suo habitat
non tu
no tu non trovi requie
se non in quel momento spalancato
quel volo planato
dimentico di sé
ma consapevole delle correnti ascensionali
 
 
sai allora qual è l'origine della spirale
ma finita la spinta
lo scordi
e impietrisci nel dubbio
 
 

Panico

Di nulla riempire un giorno
se non di questo sale che mi riga le guance.
Dar fretta all' estasi d'animo non serve a nulla,
per contro mi sale l'inesistente annullamento.
Fumi di strade e lampi di luci nella notte
mi estraniano nell' ombra
Profumi d'ozio e bagni caldi nella toilette accanto
mi seguono mentre voglio respirare
La scorza delle mie tende mi asperge dell' illusione
di potermi liberare di questa fredda stanza
e dei suoi fantasmi.
Ti dico:ciao!
Amabile fantasia che inondasti la mia pelle scaltra
nella spirale di pagine soffiate da uno Stronzo,
quello che mi respinge agli angoli,
mi relega nell' invisibile e nell' incapacità di reagire!
Ti sento, Mostro che allievi i miei pensieri
e li trasformi in maniere burrascose
violentandomi nell' anima.
Ti respingo. Sei un deficente di risorse ridenti
Imbastardisci queste ultime forze che mi aprono gli occhi.
Distanziami pure dalla noia catapultandomi nell' Inferno.
Con le spalle larghe combatterò verso la luce
e difenderò il mio libro di canti gioiosi!
Ingoierò i tuoi sputi cancerogeni
con la finezza di un' ingorda.
Di quelle pagine bianche non cancellerai i miei scritti
cesellati per l' Eternità:
perchè le parole testimoniano la grande derisione
che ho
verso la tua debole resistenza alle minacce di un Poeta.
 

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