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Clara

Oh Clara,
sei cagione di progenia,
genitrice indiscussa.
Madre.
Rigonfi il seno d’amore.
Dai turgidi capezzoli gode nutrimento.
Sei madre
A calmare il sopore del sonno,
austero, talvolta provocatore di ansie
scisse in paralisi e discinesie.
I tuoni, gaudi canti diventano.
L’aria stantia d’angoscia profuma ora di rose grazie a Clara.
Sei amica
A smorzare la sete,
a conciliare le beghe della mente.
Dal cupo piagnisteo al piacere di un sorriso.
Hai il dono della comprensione,
lungi da empatia gratuita.
Sei amante
Con la movenza sincopata del corpo
Balli un erotico tango a tratti d’amore a tratti di sesso,
o entrambi fusi in un unico amplesso
Del suo strumento sei l’artista.
E bevi dal calice delle sue frenesie.
Sei figlia
tra le sue braccia
madide di protezione.
ti avvinghi agli incavi del suo affetto.

[Volevo taggarla come antologiadei soci, per partecipare alle cinque poesie, ma mi scocciava perchè ancora non ho mandato i soldi]

La mia casa

La mia casa aveva sei finestre e due balconi
avrei preferito si vedesse il mare
ma andava bene anche quella porzione di collina
con gli abeti
sembrava di sentirli quegli scoiattoli tra i rami

Era al quarto piano
si allagava di sole da mattina a sera
profumava di ieri e di domani

c'era la tavola apparecchiata per bene
solo alla domenica
momenti buoni, momenti bui

c'ero io che mi struggevo ad ogni arrivo
e preparavo  un nuovo arrivo
a ogni partenza

C'era la porta sempre aperta
me la chiudevo alle spalle
e diventavo piccola

più o meno sei anni
però pesava meno la cartella

Dall'ascolto: la tua presenza

Il testo che segue è nato mentre assistevo alla proiezione del video preparato da Ormedelcaos in omaggio all'opera di Giovanni De Noia. Esso è quindi interno alla struttura dei frame, giacchè legati ai versi, e danno verso, alle immagini che scorrevano davanti ai miei occhi. Non è una aggiunta, nè un'addizione emotiva a quanto già da sola l'opera dei due Autori è capace di sollecitare, ma è appunto quanto in me hanno mosso. Ogni verso, e più di una strofe, sono quindi legati ad una tela. Al lettore il piacere di scoprire quali i riferimenti.
Ciò detto, mi scuso con entrambi se dovessero ritenere che il mio testo inficia i loro sforzi e li rendo padroni di eliminarlo a semplice richiesta.
Perchè, comunque, si abbia una visione completa, occorre che io richiami il video in questione. A parziale mia discolpa, dirò che mi è piaciuto assai assai.
Buona lettura (spero).

Gil 

libertà


vola uomo sulle ali dei tuoi sogni

 non scordar 
il rombo ed il flusso

la dolce favella risuonadall'Ararat
accanto al ruggito del leone

sta l'ombra di una pecora 

Che c'è

Che c’è a fianco di un sogno?
Una cometa forse.
 
Vorrei ci fosse il nucleo della terra.
 
Dipende, le variabili. Luce, l’arcano che
non ferirà mai ombra.

 

Dimmi tu, vita

Un aiutino, per piacere.

leggendoli ogni sera
di anacoluto in anacoluto
cado invariabilmente
nel buco dell'imbuto.
mi sta stretto di spalle
spingo mi allungo tiro
finché son tutta pelle
e non ho più un sorriso.
sporgo la testa esangue
certo di pensare ancora
faccio l'occhio di triglia
a quelli che son fora.
ci tengo a conquistarmi
un posto tra quei bravi che
cantan dolci odi e li più belli carmi.
spero mi voglian bene anche
se la fatica é tanta, vorrei
della vita, non doverci mettere
tutti i miei risparmi.

Senza carne

Come promesso, dopo aver cestinato tanta e tanta carta... la semplicità, il minimalismo e l'essenziale. Ma anche l'impatto delle forme e ciò che esse evocano hanno avuto la meglio. Privazione della carne
liberarsi della pesantezza di un'umanità costretta
e librarsi, sciogliersi nell'aria, fondersi con essa.
Lì non servono né armi, né difese credo... sei te soltanto, leggero. Il cielo sopra di te, le meraviglie del mondo sotto e
Un mare di emozioni dentro a ricordarti che vivi. Semplicemente voli davvero.

-Nome e Verità-

Ci son parole che striano il mio dentro
come il vento silenzioso delle luci ferme
in una notte a cui mi son donata
senza stralci di peccato

/Ho_dato_un_morso_al_tuo_Sentiero/
/Ho_dato_un_Colore_a_questo_Cielo/

Mi son descritta per Te con Nome e Verità
Come pioggia fresca
che si scioglie sul vetro della tua Vita chiusa
Come Muschio che mi stagna
sul confine del mio sentirmi lontana

Ho tagliato le mie labbra per pronunciarti
Ho ammutolito la mia bocca
affinchè il Tuo Nome mi restasse senza Eco nel petto
..come il bacio che un tempo t'ho dato
..come la carezza
che un giorno m'hai negato

[ Runa ]

Antonio Nazzaro, videodidattica a Caracas

E’ la prima persona che mi abbia convinto a fare, in collaborazione con Accademia dei Sensi, un’audiolettura in spagnolo… E per un Convegno!
Antonio Nazzaro è insegnante, videoartista e mediatore di culture italiane e ispano-americane a Caracas, animatore del “Centro Cultural Tina Modotti” (cctinam@gmail.com).
I suoi montaggi sono fatti con materiali presi dal web secondo concezioni filmiche sperimentali e finalizzati alla rappresentazione teatrale o all’attività didattica. Collega originalmente antropologia e concezioni occidentali ed europee con memoria culturale viva e operante legata alle categorie delle culture precolombiane, creole, meticce ecc. specifiche sudamericane.
Antonio Nazzaro, col Centro Tina Modotti, sarà in questi giorni tra gli organizzatori del Convegno dedicato al grande poeta e scrittore uruguayano Mario Benedetti: “Omaggio a Mario Benedetti. 14/09/1920 – 17/05/2009. 17-19 maggio. Caracas, Fundaciòn Celarg”
Informazioni dal web in:

http://primicias24.com/cultura/celarg-presenta-homenaje-a-mario-benedetti/ Leggi tutto »

Alessia nel parco comunale

Alessia nel parco comunale
chiaro mattino di senso
negli allbereti della gioia
a tessere la vita, se è Venezia
a emergere in aurorale
anelito in gondola virtuale.
Alessia nel senso della vita
da trarre da marino
incantesimo dei corpi nel
bacio con Giovanni in comunione
di salive a salutare la città che
sale. Alessia, in forma di stella
ad aurorare il velario di un tempo
di camera a quattro dimensioni
se camera è il parco
in chiare distanze dai salici
dell'ironia a salvarla a darle
il viatico della gioia sottesa
alla vita che passa e sta
infinitamente tra le cose di marzo
a fare bella la vita che pare
infinita tra le tegole del tempo
ad inazzurrare il sembiante
di un mare troppo bello
per essere detto con parole di mattina,
Alessia anima di brina.

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