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Teatralità

 
Presto! S’alzi il sipario su di me!
E’ l’ora della mia messinscena!
Plausi e applausi dall’arena
E i miei occhi fissi su di te.
 
 
Fermento e voci dietro le quinte
E sul palcoscenico polvere c’è
Che sale e volteggia senza un perché,
Mentre dal pubblico parton le spinte.
 
Conosco a memoria la mia parte
Incisa col fuoco nell’anima mia,
E son pronto a dedicarla a voi
 
Dando sfoggio di questa mia arte
Che non lesina colpi di scena e poi
Vi trasporta come poesia nella magia.
 

Le feste

Un sorriso diverso oggi per me
voci festa calore abbracci
e tanta musica
Il canto incerto di un bambino
esitante e tenera poesia
e tutti noi a soffocarlo di baci.
E poi
di nuovo il vuoto silenzio
e i ricordi.

Inquietudine

Non so cosa pensasse il fiume gelido

mentre furente si legava al mare

né chi tra le acque buie dell'inverno

avesse perso l'amore di una vita.

So solo dei tuoi occhi color sabbia

socchiusi dolcemente al primo lampo d'alba

e che mi manca un bacio quello lo so

tanto da rimanere ucciso dal rimpianto.

Non so spiegare e il tempo non rallenta

va via veloce come le correnti

lasciavo andare tutto e tutto è fermo

tra le ingannevoli lusinghe di un istante. Leggi tutto »

La chimera

 

Stilla feroce

da cuore a pelle

il disperato impulso

che trascina e annebbia.

Muove tirando i fili

d'un eterno strazio

la mano oscura

nella convulsa danza.

Nessun dolore

nel tormento irato

fissa lo sguardo

giustificando i mezzi.

Ombre di niente Leggi tutto »

Massacre of wounded knee

 

In una notte di dicembre

spezzato da chi non ha vergogna,

finì il sogno dei semplici

e l'odio colorò di rosso l'acqua.

Un colpo di fucile sparato per errore

uccise l'ufficiale bianco

e mentre la tormenta soffiava neve ovunque,

si scatenò l'inferno nella piana.

I corpi dei guerrieri rimasero composti

là dove si erano accasciati,

mentre senz'armi tra le mani

cercavano invano di fuggire. Leggi tutto »

Homme Libre

 
io me la ricordo
quella vertigine sul mare
quel precipitare
d'azzurro in azzurro
infinitamente
 
e infinitamente
perdermi
nel ciclo dell'acqua
da nuvola a goccia a nuvola
e poi di nuovo
 
            homme libre
quale volo di gabbiano
ti confonde
adesso?
quale vela
insegui con lo sguardo
e dove

 

dove vuoi che ti porti? 

 

giochiamo?

 

Visto che belle sciarpe di lucine
han messo alle ringhiere?
E la signora come finge bene.
Hai visto?
Tutto sa di marzapane e vincotto
e tutti a mescolarsi e stringersi
 passiti e canditi
 
Facciamo che  le mie perle
sono bacche di vischio ?
Nessuno avrà da ridire
se mi bacerai
 

 

 

In omaggio al mio compleanno

Scrivo di notte,
la più lunga dell'anno
mi vide per prima
e fu presto amore.
Ogni tanto nasco
ancora quasi come
la prima volta
e smarrisco.
Accade ch'io mi perda
e giochi un po'
ad inseguire i venti
ingorda e spettinata.
Torno liquida
a dormire su candore amico
e a volte accade che
parli e pur convinta
mi senta vecchia.

Sotterfugio

Un dì mi sono alzato,
ho scritto una poesia,
e quest'è il risultato.

Per un attimo

Dal capo chino
accendi un sorriso
mia diletta
ed il verde dei tuoi occhi
esplora la mia pelle

trasmuti in seta radiosa
la tua mano
intinta del calore
che il mio fremito assapora.

Sinuoso, il seme dell'amore,
o mia radiosa,
illumini densa del tuo sguardo
a trapelare tra esili sospiri.

Scorsi i Divini inverni passati
sciolti al calore
che un abbraccio
intriso di antichi sogni, assale.

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