Scritto da © Giovanni Perri - Sab, 18/03/2017 - 13:30
In questo mi somigli, mi sommergi. Quando hai voce d'acqua e dall'acqua escono figure:
allora io ti vedo vetro e voliera e pianto nel seme della luce un gioco
e l'allegria ci sposta: tirati nel piccolo orologio a picco, degli occhi:
parliamo e galleggiamo come se fosse cinema, disegno d'aria, lucina di poesia.
allora io ti vedo vetro e voliera e pianto nel seme della luce un gioco
e l'allegria ci sposta: tirati nel piccolo orologio a picco, degli occhi:
parliamo e galleggiamo come se fosse cinema, disegno d'aria, lucina di poesia.
Un polline svola e mi raccorda, abile controluce, una grammatica di gesti sapienti:
parole di ritorno, labbra esatte, modi: il tuo cucire mimetico giocattoli e paure nei miei enigmi lunari, gli odori del tè nella parola:
sono dentro la tua raccolta di silenzi: alzaia che mi indovina al volo e poi coniugazioni, attese, soglie:
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