Scritto da © luccardin - Lun, 24/10/2016 - 20:47
Domani domani e quanti domani ha ripetuto la mia vita
Domani domani e quanti domani ha ripetuto la mia vita
spegnendo a uno a uno le stelle del giorno
ed ora mi tocca correre all’incontrario del domani
bruciare le parole nei passi fino al muro
dove c’è l’inaccessibile tempo
che sforna nell’anima la sua voce di silenzio.
Non c’è colpa per chi sfugge da un sorriso
come una foresta che ingoia il suo deserto
fuoco che rigenera dalla cenere la vita
non ha timore la natura di distruggere la sua memoria
nel suo dare c’è il cielo.
Noi quale regalo abbiamo dalla vita
l’anima
questa distratta concubina che ci relega al sogno
pur di non apparire
mentre in noi il tempo passa
brucando tra le ore del giorno fino alla notte
l’ultimo impulso che rimane di un respiro.
ed ora mi tocca correre all’incontrario del domani
bruciare le parole nei passi fino al muro
dove c’è l’inaccessibile tempo
che sforna nell’anima la sua voce di silenzio.
Non c’è colpa per chi sfugge da un sorriso
come una foresta che ingoia il suo deserto
fuoco che rigenera dalla cenere la vita
non ha timore la natura di distruggere la sua memoria
nel suo dare c’è il cielo.
Noi quale regalo abbiamo dalla vita
l’anima
questa distratta concubina che ci relega al sogno
pur di non apparire
mentre in noi il tempo passa
brucando tra le ore del giorno fino alla notte
l’ultimo impulso che rimane di un respiro.
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