Scritto da © woodenship - Lun, 07/11/2016 - 15:18
Già che t'argenti ricciolo di spuma, dimmi:
ti ho mai parlato degli sbuffi di fumo
delle boccate aspirate senza fretta
dalla sigaretta, poi rese pensose al cielo
e del mio volarci appresso?
Così lontano vanno a spinta di polmoni
modellati in cerchi dalle labbra.
Una volta espulsi, ectoplasmi li dico:
estromesse entità dal fuoco di me
d'inseguirle mi vanto pur se irreali
profonde di viluppi intangibili
avvincono lo sguardo con sofismi incerti
riflessioni concentriche impaginate
di notturno le amo.
Perchè mi piacerebbe tanto te ne parlo
a che tu provassi a sfogliarle aneliti d'ansimi
composizione dai miei quaderni d'amore.
Perciò ti prego: spogliale
un sospiro dopo l'altro
le volute scorrendone strato a strato.
Sarà allettante come intrecciare serti d'alloro
con folate di desiderio che infiorino foglie
nei diari arborei incollando pagine fumose
dissolutezze tra cipressi e querce
...Non te ne parlassi
tra una boccata e l'altra
che ti ho tra le braccia rannicchiata
tra querce e cipressi verrebbe meno
dell'abbandono
l'irrinunciabile fascino
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