Scritto da © nello vittorio - Mar, 10/01/2012 - 22:50
Più l’ore se ne vanno con il tempo
più la mia mente ha turbinio di lampo.
In essa ruota sempre quello sperma
che fuoriesce senz’alcun’orgasmo
e suggerisce,con grand’insistenza,
conoscere di tanto la causanza.
Il Dei e Garzanti sfoglio senza sosta
ma è come cercare al lago l’aragosta.
Della Treccani m’accosto a copertina
con fare e con pazienza certosina;
lesto metto ogni pagina al mio vaglio
così m’accorgo del secondo sbaglio.
Mentre men sto,così,nell’incertezza
avverto sulla testa una carezza:
Auster, di nobil figura, è al mio fianco
uomo vetusto,dai capelli bianchi.
Se il tuo cuor tu m’apri in confidenza
forse darti posso qualche speranza
e quel ch’al tuo cervello assilla e sfugge
al cospetto del mio forse non regge.
Cominciò ,tutto, Grande, coi malanni
e da quel giorno pace più non ebbi
chè si moltiplicar d’allor gli affanni
e in incertezze e dubbi sempre crebbi.
Con pression dall’altro lato fatta
liquido lattescente innanzi m’esce,
l’organo non gioisce: Forte patisce;
la testa gira e par diventi matta.
Arte nuova è codesta in medicina
che recenti studi son’approdati.
raggiunto quando abbiam la cinquantina
di quest’infame mal siamo toccati.
Prostata han dato nome gli scienziati
e dei malanni è certo tra i più ingrati:
Quale castagniforme appare in loco
e a chi colpisce brucia come fuoco.
Il liquido che secerne è simil sperma
e riferimento non è d’alcun orgasmo
poichè d’agogna non ha nessuna norma
ma risultato è di grande spasmo.
Abituati a far senza dell’orgasmo,
convivi col dolore e con lo spasmo;
oltre non ti crucciar, tempo è di flemma,
risolto parmi t’abbia il gran dilemma.
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