Scritto da © Andrea Occhi - Mer, 01/02/2012 - 09:15
Non temo che le tue armoniose fruste possano martoriare la mia pelle fragile ed ingenua, avvolta nel desiderio di essere tra le tue dite callose ed esperte, quando giochiamo senza alcuna maliziosa idea con i colori viola e azzurro che introduci nelle tue stravaganti e divertenti cavità, pulsanti di quella vivida intensità rosea e spoglia dei sensi propri delle essenze pure ed eteree. Siamo solo due corpi che mescolano le loro ossa di lucida ceramica, odoranti di palude e olio combustibile, senza preoccupazione alcuna. Un solo e minimo soffio di piacere che uscisse dalle tue labbra è capace di incrinare la nostra cristallina passione, lo so, ma non ti deluderò: sigillerò con le mie labbra le tue, affinchè nessuna parola sconveniente possa infrangere la commovente umanità dei nostri abbracci. Che sia amore o...?
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