Discorsi complicati e no

E poi
c’è il mondo:
la stessa squadra di colombi
a correre tra le ruote
giocarsi la vita per un boccone
non sa che farsene del mio.

 

Io che sostituii Dio con un neon
non so proprio dove andare
tranne che portarti a scuola
stamattina
e questa luce non la riconosco
non mi riguarda il tizio con l’ombrellino rosso
tra le onde.
E’ un poeta?
Uno stravagante?
Non s’è fumato il cervello e certo sa qualcosa di Lucrezio.

 

Amo quest’uomo che rassomiglia a Dante:
chi dietro a iura e chi ad amforismi…
Alle sette di mattino non saltano i pesci sulla riva
nemmeno una balena si sgonfia dei sogni
ed io sono qua
come un vuoto a perdere
di birra
che non ho bevuto.
 

Lo yogging non è per me
mi abbaiano le ossessioni di sempre
se mi vedono in corsa -fuori stagione-
e gioco a carte con i polpi
sugli scogli
almeno loro capiscono
i miei fratelli,
- quelli dello stesso genere li chiamo ancora così-,
anche se non leggono i giornali
e non sanno nulla di chi mettiamo a girare la terra
fidando nella vita eterna senza pezzi di ricambi
né assistenza
peggio di prima quando c’era Quello lì di sopra
senza la benzina e discorsi complicati
a mandarci all’inferno
o perlomeno a toglierci la luce
di sempre