Pioggia d'alba di settembre, gaia

Pioggia di alba di settembre, gaia.
Lucida aspersione, dove garriscono
le cose, e mi rivelano
sinestesiche paradossali epifanie.
 
Qui nel cuore stanno le risposte
della ricerca disperata di gioia.
Come olive in salamoia stagionano
empie e sacre illuminazioni.
 
Lo scandalo dell'attimo presente,
come un colpo di kyosaku.
 
Si disvela fragranza
di oceano vorticoso.
Emersione di Ku.
Vacuità che sfrigola
sotto la ribollente frittura
di superficie.
 
I fenomeni in controluce
barriscono
l'inesorabile impermanenza.
Il mio dire è lucida demenza.
Qui nel cuore roteano le giostre
dell'ilare buddhica non-mente.
 
Sacertà dell'attimo presente.
Un niente.
Sotto i piedi, l'abisso.
Vincastro alla mano
percorro il tratturo.
 
La terra promessa
è questo cammino
alla ricerca della terra promessa.
 
Lenta necrosi il vivere.
L'Essere è tutto nel Tempo.
Appare e dispare ogni cosa.
Il tutto è nell'attimo presente.
 
Il ridere della vita,
nell'elidersi di ogni illusione.