Scritto da © Franco Pucci - Lun, 04/09/2017 - 12:18
È tempo di migrare
e' tempo di andare migrante precario
hai bruciato claustrofobiche parole
scritte su lenzuola azzurre di falso cielo
in attesa di un diverso camminare.
È tempo di migrare
inquieta rondine dalle ali piene di illusioni
comprate al suk del Giovedì a poco prezzo
e lo specchio riflette il vecchio viandante
aggrappato alla favola eterna di Peter Pan.
È tempo di migrare
lo struscio oramai ha raccontato tutto
le beghine hanno acceso i loro ceri
le campane hanno chiamato il vespero
e sto spellando di nuovo gli ultimi minuti.
È tempo di migrare
ho gli occhi stanchi di laguna verdemare
sì, hanno voglia di spazi innevati e felci
lenzuola grigie di selciato su cui disegnare
nuovi angeli dalle ali colorate di sorrisi.
È tempo di migrare, vieni.
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