Scritto da © Gabriele Prignano - Lun, 30/08/2010 - 06:43
Ora è prossima la notte
e si appresta a scoprire o rapire
speranza memoria e sogno
di un lontano giorno di festa.
Ma ti guardo
creatura del mare
e di nuovo ancora oggi
chiedo chi sei
mi rispondi venendomi incontro
mentre fisso stregato quel mondo
di incanto d’amore di pace
mi sussurri sospiri amorosi
e rispondi con suoni di gloria
sono donna
ch’è viva che vive
le passioni di pene e d’amore.
Dono vita amore calore
e ricevo gradito il tuo ardore.
Sei il mio uomo abbracciami
prendimi stringimi amami
fa del corpo strumento di gioia
e del cuore catena che leghi.
Io mi inchino mia dolce compagna
allacciato il mio cuore al tuo corpo
inventato da mani ingegnose
risorto da acque distese
benedetto dal sole e dal mare
e ti abbraccio ti stringo ti voglio
tu mi vuoi?
mi incanta il respiro
scricchiolio di labbra di brace
scintillio di un cuore che affaccia
un sorriso da occhi fatati
mentre apro la porta tremante
mentre accogli lieve l’amore
che entra che fruga che danza.
(Gabriele Prignano)
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