Scritto da © Kami - Ven, 21/12/2012 - 07:44
Madre
il Natale ti è lontano
come lontano
è il mio sentirti
in un letto che tace,
madre
io sono il pastore
disperso nel presepe
o forse l'orfano glorificato
e infine ripudiato.
Il tempo degli abeti è fermo
immobile come croce al vento
e io ti invoco ancora una volta:
madre
accoglimi
tra braccia di paglia
l'attesa di una stella
mi uccide.
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