Scritto da © Andrea Occhi - Mer, 07/12/2011 - 08:51
Non posso affermare con pedante sicurezza che la mia condotta di vita sia vacua e priva di brividi. Io vivo e muoio (in senso figurato) per i brividi. Mi crogiolo nelle mie tempeste. Sono le mie balie, arpie per altri. Hanno mani affusolate, unghie appuntite e colorate. Un leggero strabismo causa graffi alle mie guance: credono di carezzarmi, ma son maldestre. I loro seni sono prosperosi ed i nasi adunchi. L’alito fetido. Sotto le pesanti vesti, gambe irsute e torte. Non certo di aspetto piacevole all’occhio, tuttavia dannatamente brave nel fare l’amore con le mie passioni. Quando ciò accade esse si spogliano del loro orribile involucro e mostrano tutta la loro energia e sensualità. La mia vita è nelle loro mani ed io mi sento protetto, a casa. Posso vivere tranquillo perché esse veglieranno su di me.
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