Scritto da © 'O Malament - Dom, 05/04/2015 - 17:50
Parte dalle foglie, uno spartiacque
ancorato alla rosa dei venti
per gli oceani e laghi, di fatto le onde
ma non dimentica il tatto, ancora più corto;
abbraccia frecce e cuori, disegni inverecondi
appena sopportabili. Abbraccia, parla.
Noi cediamo, grida alle radici, alle termiti, malattie
oro, terremoti.
Questa è aria. Dio o non dio.
Apparente morte e suolo.
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