Perdonami | Prosa e racconti | Andrea Occhi | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • Gloria Fiorani
  • Antonio Spagnuolo
  • Gianluca Ceccato
  • Mariagrazia
  • Domenico Puleo

Perdonami

Cara V, non so quale demone si sia impadronito della mia ragionevolezza, sottraendomi il rispetto di me stesso, oltraggiando la tua splendente bellezza. Il suono di alcune tue parole mi hanno completamente oscurato. Ti chiedo perdono, anche se sono consapevole di non meritarlo affatto. Non ci può essere perdono per un gesto simile. Tutto ha avuto inizio come un semplice gioco, un rincorrersi di complimenti e desideri reciproci che abbiamo voluto soddisfare. Ora il frutto dei nostri amorosi sensi può divenire amaro come il fiele. Non per me. Come son rientrato a casa non ho compiuto altre azioni se non quella di riempire le valigie e con una rapida spiegazione sono corso da te. A casa mia sono volati piatti, più che parole, alla notizia che quell'uscita in Lombardia, non era per motivi di lavoro, ma per vedere te, la mia amante virtuale. Con la virtù di avermi rapito il cuore e di essere la madre di un figlio, anche mio. Il tuo telefono suona, ma non rispondi...la mia parte peggiore è infinitesimale, è esplosa solo perchè mai ho vissuto un sentimento intenso come questo che provo per te e che temevo di perdere. La mia mano è partita per imporre il mio possesso. Per marchiare la tua pelle. Le bestie feroci che ho dentro hanno scavalcato i cancelli, con la loro furia devastante. Unica facoltà espressiva non sono i ruggiti di parole, ma la bieca violenza di chi non ha argomenti da esporre. Un momento di lucida follia, rabbuiata dalla passione. Ho provato piacere nell'avvertire la morbidezza del tuo bulbo oculare contro le nocche della mia mano. Devo confessarti che mi è piaciuto colpirti. E, per un attimo, m'è balenata l'impressione che neppure tu disdegnassi quella mia insana azione. Mi sono sentito perduto, al sol pensiero di non poter viverti. Ero più che propenso a mutare la mia vita con te, a crescere nostro figlio. Quel "nostro" mi incute timore e felicità. Ti prego, riaprimi le tue porte; te lo chiedo con il mio orgoglio in mano. Non farlo per me, ma per quella piccola vita che avrà le nostre sembianze, i nostri geni, il nostro strano amore per la vita. Ti amo, se puoi perdonami. Sono qui, per te, per voi, per noi, sempre. Non puoi liberarti di me, come io non posso eliminarti dalle mie voglie. Siamo indissolubilmente vincolati l'uno all'altra. Vola nel tuo cielo, nel tuo Altrove, lontano da me, ma sarò sempre nell'aria che respiri, nel sangue che partorirai. In ogni caso, sappi che per quanto tu cercherai di sfuggirmi, cercando l'amore in altri, che mai te lo doneranno, almeno non così tanto intensamente quanto te lo abbia donato io, non avrai scampo alcuno. Non sfuggirai ai miei taglienti desideri. Io solo sono stato, sono e sarò l'unico e vero. Oltre a me nessuno, sarai mia per sempre, con ciò che ora contieni. Ricordalo!

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 6 utenti e 5476 visitatori collegati.

Utenti on-line

  • Antonio.T.
  • Weasy
  • Il Folletto
  • Ardoval
  • Fausto Raso
  • gatto