Scritto da © Pinotota - Dom, 04/08/2013 - 10:06
Sbriciolato sul divano
in una sensazione
di similitudine spaziale
intuisco appena i confini
di questa stanza,
un effetto dilatante
forse il troppo caldo
così lento ma così violento
anche il clamore del silenzio
non sopporto,
delirio nelle tempie
il sapore del nulla
che ha ucciso ogni voce nell'ombra.
Anima inquieta
scolpita tra mille disagi
irrorati dei dolori del tempo
fermo il mio pensiero
su quello specchio
e mi vedo insignificante.
Non mi somiglia quel viso
che mi guarda in silenzio.
La sensazione
è quella dell'attesa,
forse di redenzione
o forse di un paradiso pieno
di giochi di bimbo e cioccolata...
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