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Scritto da © Poeskia - Mar, 22/04/2014 - 01:56
Sono una pioggiarella debole,
che si lascia andare,
sono quel rumore dolce
che abbraccia le strade,
sono le lentiggini,
di chi alza gli occhi,
sono un mare di lacrime,
che cade a gocce,
dall'incontro di due nuvole
troppo diverse.
Sono le pozzanghere,
calpestate dai passanti,
a cui si smuove
il mare che hanno dentro
e poi tornano
a riflettere il cielo.
Sono le cime ghiacciate
scalate solo dai più coraggiosi
a cui si smuove
un senso di pace immenso
e poi tornano
sui loro passi.
Ma sono ancora la pioggia
che cade,
cosi leggera,
che potrei evaporare
prima di arrivare a terra.
Ed il cielo e' grande,
ma senza strade
mi affido al vento
e potrei scivolare sulle foglie,
dissetare gli alberi,
essere la vita di un fiore,
diventare una lentiggine,
pizzicare la pelle di un bambino,
immedesimarmi lacrima
sfiorando una guancia,
schioccare sull'asfalto e
rompere la formula chimica
che mi tiene insieme,
ma per ora
sto ancora cadendo.
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