Scritto da © maria teresa morry - Sab, 09/06/2012 - 09:36
Il poeta che vi propongo fu molto noto nella ex Jugoslavia. Legato a Sarajevo, visse lungamente a Parigi, amico di molti intellettuali italiani, tra i quali il poeta Alfonso Gatto e ultimanente dello scrittore Erri De Luca. Poeta dalla vita avventurosa, anaforico, incalzante, ha affrontato temi di poesie civile, l'amore , la morte , l'arte.
Esce in Italia con questa recente raccolta di inediti che perrcorre cinquant'anni della sua esperienza poetica : " Chi ha fatto il turno di notte" - Einaudi ed. 2012, che personalmente ho trovato intensa e coinvolgente.
" Le mani "
Per cinque lunghi anni
ha tenuto il calcio del fucile:
la mano del soldato.
Essa è stata obbligata
ad abbattere l'amato cane:
la mano del cacciatore.
Essa per tutta la vita
scagliava dei colpi:
la mano del pugile.
Essa per tutta la vita
portava la mano al bicchiere:
la mano dell'ubriacone.
Ed ecco la mano felice
che già da vent'anni ti accarezza.
Ecco anche la mano felice.
( 1968)
" Quando sono lontano da te"
Quando sono lontano da te
tu pensi sta bene
Circondato dall'attenzione generale
può tornare a fare il poeta
Qualche volta lo soprende la pioggia
la pioggia degli altri Stati
Allora entra in un caffèe la pioggia
lo aspetta davanti alla porta perchè ne possa
scrivere un poema.
Quando sono lontano da te
tu neppure intuisci quanto diventa importante
ogni tuo movimento
di cui nessuno mi avverte
Al servizio dell'uomo
hanno inventato l'aereo il telefono e la posta
ma nell'aria circolano solo cattive notizie
Quanti soldi perchè i corrispondenti speciali
possano scrivere del finimondo.
Quando sono lontano da te
a ogni momento qualcuno può gettare
una bomba fra noi.
( Praga, 1964)
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