Scivola nell'immagine riflessa del gesto il mio Karma.
Scorre via come una carta da gioco perduta,
abbandonata a terra, veicolata da un'assenza di movimento.
E' nel ridare forma ai miei giorni
che gioca a rimpiattino, spodestando
la ragione e congelando il domani.
Mi scuoto come un ramo d'albero,
cercando di allontanare questo boomerang giustiziere.
Voglio tornare a galla,
sulla mia linea di pensiero,
sui frammenti dei miei giorni.
Sornione, di rimando, esso imbriglia i miei istanti,
mi restituisce ferite ed escoriazioni.
Arrogante nella sua certezza di una
meta prefissata, di una storia blindata dai cui
mi affanno faticosamente ad uscire dalla trama.
Non cerco un destino!
Non voglio un destino!
Rivoglio i miei attimi,
da sgranare istante dopo istante.
Desidero accadere sottovoce nel quotidiano,
in una collana infinita di momenti,
sfogliati come pagine di un libro,
arrancando curioso del mondo,
tacitando quel fastidioso binario della vita
che si chiama Karma,
nella certezza finita del domani.
- Blog di Rinaldo Ambrosia
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