Ritmo

Toc! Totoc! Toc! No. No. Nessuno bussa alla mia porta. È solo un pensiero che, svolazzando come una falena alla luminosità di lampada notturna, sbatacchia a destra, a sinistra, sopra e poi sotto la mia interiore scatola magica per trovare un varco di fuga. Dai colpi non riesco a capirne la natura. Potrebbe essere un allegro pappagallo colorato, ovvero una lugubre cornacchia gracchiante o, ancora, un inconsistente fantasma lamentoso senza catene. Quel che è, lo si vedrà allorquando deciderà di “accartare”. Per ora mi godo il mio ritmo emozionale. Toc! Totoc! Toc!