L'imperativo di esistere

Nasce come poesia breve, che avete gia letto, ma parlando con Salvatore un amico, non ha potuto fare a meno di ricamarci versi prendendo la mia come chiusa. ed io con molto piacere ho accettato,anche se il senso risulta un po' limitato orientato verso una sua interpretazione,insomma due poesie in una,esempio di simbiosi letteraria , e di come versi aperti possono essere interpretati da sensibilità diverse con risultati differenti ma ugualmente piene di emozione.

 

 

Dimentica, piegati, baciami i piedi
tiranni devoti col mento per aria
vestiranno di grigio, quel po' di rosso
se la futilità è un pensiero
un bignè troppo grasso
che ferma il cuore

 

reclusi in un'arena
faremo l'amore a suon di fischietto
con schiene erette e verticali
àmati prima che sia notte
àmati e spiega
che lavarsi le mani
dal sangue degli angeli
non riscatta le voglie dei loro inferni

cercami,

 

tutte le volte che i profumi
s’apriranno a trottola,
tra quattro mura senza chiavi
e il vento che non passa,

 

su quella sedia,
àmati.