Blog | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

Commenti

Piazzetta virtuale

 agorà

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • Gloria Fiorani
  • Antonio Spagnuolo
  • Gianluca Ceccato
  • Mariagrazia
  • Domenico Puleo

Blog

Sogni marci

Il cuore.
Il mio cuore.
il cuore.

il  mio cuore pulsa velato da una calza di nylon,la calza dei banditi.
Un bandito  che sfugge  alla morte,ma che fugge anche all amore e all estremo dolore.

Perche' troppa morte ha atteso.
Troppo dolore ha sepolto.
Troppo amore lo sta strozzando

Il cervello.Il cervello.Il cervello.
Solo sogni marci.
Tanti fotogrammi.
Nessun suono.

( con gli occhi bendati.)

Scrivo e cado per terra

pezzi di vetro incidono dolcemente.
Li lascio fare, le parole decidono la profondità
io non mi muovo mentre loro trovano tutto
tutto quello che è nascosto,dimenticato
non faccio nessuno sforzo,nessuna iniziativa.
Solo muovere velocemente gli occhi,le dita, in silenzio
ed in silenzio soffrire.
Ho bisogno delle parole come una pianta ha bisogno della pioggia,
Ho sete della sublime emozione che zampilla dalle fontane del  palazzo della mia anima,
Ho fame di tutta quella carne lasciata ad abbrustolire tra le pagine,
Ho voglia di essere tramortita dall'amore
decido di sussurrarlo a me stessa,perché i pezzi di vetro sono miei.

-->

Sotto gli occhi.
Nelle vene.
Le unghie dentro la pelle.
La luna si copre la bocca con mani fatte di nuvole.
Accendo un'altra sigaretta.
Sorrido.
Pura adolescenza.
Io, seguendo l'inchiostro.

 

Perversamente mia
Musa*

sempre a discrezione

  a te nulla facente,
non disturbare
le trattative
 
 trattano
i grandi
dettagli
 
 intanto
la polvere
scende 
con discrezione
sui quotidiani fatti.
 
visi arcigni
vuoti d'interesse
rilanciano la palla
 
e ogni granello pesa.
 
 
avvolti  solo di paziente
misericordia
 noi e il tempo
spilucchiamo amari secondi.   

Il giorno delle nozze

Candide nuvole
- leggere, sognanti -
in balìa degli eventi.

Patriarchi sull'orlo di una crisi di nervi.1

(Domenica, 23-05-2010). Missione compiuta. Figlia Ci-Clone ha introiettato il passato remoto del verbo "credere" senza profondi traumi (residui riemergenti episodici: tu credetti, essi credirono; espediente didattico: "i credini credirono, tutti gli altri credettero"). Shopping in Via Micca per rimediare in Fashion Cult Cool Punk Shop borsetta da 10 euro (le guadagna un'aria da sciantosetta truzza-radical-chic), per contenere massa patrimoniale della Ci-Clone consistente in due centinaia di monetine da 5 eurocent a 50 eurocent. Patrimonio fuoriuscito da borsetta, non si sa come, tragicamente rovesciatosi a macchia su marciapiede Via Micca. Dieci torinesi solidali hanno contribuito al recupero delle monetine. Purtroppo, assenza della stampa sensazionalistica. L'eccesso di liquidità momentaneo non ha influenzato seriamente i mercati finanziari internazionali; i tassi sui bond tedeschi non ne hanno risentito.
Tutto questo mentre in diretta giungono da Madrid voci inquietanti. Le figlie della adorata Malinche, la gata chula, selvaggia Dulcinea del Nostro; le figlie, dicevamo, ormai ascritte al clan del Nostro Padre Padrone, come Figlia Acquisita Anziana e Figlia Acquisita Giovane, stanno diffondendo il suo Frank Einstein (contribuendo al suo definitivo sputtanamento) nelle scuole superiori e nelle università dell’impero castigliano, pars orientis europea e pars occidentis latino-americana, impero ispanofono dove non tramonta mai il sole.
Ma si diceva dello shopping di padre e figlia nella sonnecchiosa ma affollata downtown subalpina. Subito dopo, il patriarca tardo pennachiano viene trascinato per l’ennesima volta in una visita di aggiornamento culturale al Museo Egizio.

Haiku (5-7-5)

 
giorni di_versi
e intorno primavera
tonificano

Insonnia

 solo la luna illumina la strada
a cascate d’argento in pozze fonde
 
parole a fiotti a mucchi a litanie
perturbano l’alfabeto greco delle onde
 
-come uno stalker cerco il passaggio
stretta tra segni e significati-
 
poi me ne sto lì
a spenzolare nel vuoto
 
nel precario equilibrio
d’un baricentro immaginato
 
 
 

Amantium Irae Amoris Integratio Est

Afferrami per i fianchi e slabbrami l'anima.
Sei l'agonia della mia mente
e l'incauta sinfonia del cuore
che suona in si diesis
come lo sfarfallio delle ciglia
imbrattate del tuo ego
-un livore che fa male-
E' una catena di pelle sotto le unghie...
graffiano il sentimento
e sono di nuovo tua.

G come Gioco

 oh sapere ancora
l'abbandono del gioco
da bambini
 
 
essere biglia tra le biglie
madre di una bambola
soldato tra i soldatini
 
 
correre a perdifiato
coi capelli sciolti
giù per quella strada
 
 
passare in un momento
dal pianto al riso
- come per incanto
 

Vuoi vedermi sorridere?

Soltanto a fare il tuo nome
mi trema la voce ogni volta.
L’amore mi fa brillare gli occhi
perdendosi nei tuoi.
Una parte del tuo viso
entra nel mio cuore ed è
una giostra di sensazioni
pur dopo millanta tempo amor mio...
unico... amore mio che sei.
Io
incespico nei pensieri
della notte
che gira lenta il tempo
al suo quadrante inesorabile
vola via con te
e che fermar vorrei…
Dimmi che senti i miei passi
accanto ai tuoi
dimmelo e dimmelo urlando
perché voglio sentire
la tua voce.
Non bastano ormai più
i tuoi sorrisi
non bastano ormai più
i tuoi “amor mio”.
Dimmi e urlami che mi ami
come la prima volta.
Dimmi che anche tu
quando mi guardi
senti le gambe che non reggon più
e devi attaccarti a me
per non cadere…
Dimmelo amore mio
dimmelo
 
e lì...
mi vedrai sorridere.

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 1 utente e 3181 visitatori collegati.

Utenti on-line

  • Antonio.T.