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blog di Alessandro Moschini

Squame

Dalla mia pelle morta
si sbriciolano momenti stantii
come fossero gomma piuma
essiccata al sole.
 
Osservo la carcassa
staccarsi da me
mentre i pori
librati da paure strangolanti
cospargono di vita
la carezza dell'aria.
 
Tutto fa quadrato
intorno a me
a proteggere la fuga

Le vite inesistenti

Siamo numeri
senza nome e identità
e peggio senza sanità
agitati in un sacchetto
dove la mano della Signora Nera
ravana annoiata
e pesca a caso
prima di andare a letto.
 
Siamo numeri
o tal considerati da altri numeri

Notte a serramanico

Mi arriva alle spalle
questa oscurità.
Sento che mi trafigge
con le lame della tua assenza
con fendenti precisi
ripetuti e feroci.
Mi lascia a terra
incredulo,
inerte, con il sangue alla bocca

Slap

Ruota il polso
e percuote la corda
e nell'impatto col manico
si frantumano il silenzio
e incertezze taciute.
Vibra la corda
e con lei l'anima
catturata
da un desiderio che passa
tra i tuoi biondi ricci
e le iridi azzurre.
Ruota il polso
e strappa la corda
e nell'impatto

Tra gli spazi

E' una nota
ma forse no..
tradire il mio sguardo può
ch'è rossa
vermiglia
e lascia tra gli spazi
delle cinque righe
verdi come vene
scie scarlatte
e briciole di vita
innestata come un fiore
dentro me.
E' una nota, si

Lo sguardo disciolto

Oro colato
il tuo sguardo
cala silente
come olio profumato
dentro ai miei sensi
a togliere cigolii
dai cardini di un sogno,
mentre il cuore
prigioniero in gola
è intento
a sgangherar la notte.
Sei bellissima
rosa oscura
sbocciata nel buio
ordita di magiche trame

Quando sei polvere

Quando sei polvere
solo i grani di te restano
a far eco al tempo.
E polvere sei
prima, durante e dopo te
sebbene ti arrovelli a comprar
un biglietto d'ingresso
all'illusione
pagandolo a monete e vanità.
Vivere è colpa.
E sia!

Il salice ridente

Seduto serenamente
a mezz'aria
su questa panchina
poggiata su un cuscino
di nebbia
al centro del giardino
delle mie emozioni
ti guardo...
... osservo le tue foglie
asciutte ormai
da ogni lacrima
seccata ai tuoi rami
dal sole e dal vento
del tempo.
Le tue foglie
che come occhi bonari

Nei ritorni

Vortici
Spirali ad imbuto
dove le mie mani annaspano
modellando
momenti di creta
plasmandoli a tua immagine.
E riprendi forma e colore
mentre ricompongo
la figura del tempo
assemblando
gli incastri del puzzle
spazzato via

Origami d'amore

Come rafano
wasabi spalmato
sul pensiero che mordo
e che dai denti al palato
come sushi si scioglie
mi invadi il naso e la mente.
Ti sento pizzicare negli occhi
linea sottile
tra il piacere e il dolore
negli istanti speziati
segreti di noi
lontani da sguardi indiscreti
nel cuore ricoperto

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