blog di roberto caterina

Vorrei un ritorno
ma non eterno

 

un piccolo suono
che mi saluta se vuole
e se non vuole fa lo stesso

Si può dire una sola cosa benevola
All'amore non amato che ci perseguita
"Impiccati"
Solo che se lo dice lui stesso e poi non
Lo fa

Cercando di far rumore
la musica talvolta
ci trascina con entrambe le mani
lontano
 
Ma in un’afosa
giornata di giugno

Nel presente
pieno di tempo
vuoto di tempo
mi raggiunge un tesoro naufragato
fatto di legni anneriti
sabbia sottile che lotta

Il mio amico
come riflesso di giardino
appartiene alla sua luce
Lo si può adornare
con mille carte e pensieri
sfuggiti al vento

Un’allegra impazienza
Molto somiglia
Al cervello innamorato che
Non sente l’altezza
O il chiarore della notte

Quando si muore
non c’è l’appuntamento del giorno dopo
o quello del giorno dopo ancora

 

una gomma grande

Cercano gli alberi i colori
D’inverno non d’autunno
C’è vita nel fiume ghiacciato
Quella di domani non d'oggi
 

Vuoi che tutti ti entrino in testa
I demoni amici, ma poiché sono
Amici entrano quando vogliono
Non chiedere loro più di quanto