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la mia idea di albero

Odo Tinteri

Non ho ancora capito se le querce di Gallura sono il mio albero o la mia idea di albero- Sono sempre piegate dal vento. Si piegano ma non si spezzano….vorrei sapere quanto mi appartengono…..

Spicchi di Luna...

 

Spicchi di luna
ed al centro
un raggio di sole
a regalare
mille emozioni
attimi che si rincorrono
fra sogni e passione
cercando la luce
di un sorriso,
il mio...
quando guardo lontano
ed i pensieri librano
come variopinti aquiloni
volteggiando serenamente
lungo il crinale del tempo...
 
Foto scattata al Parco Natura del Garda

Il pensiero tra le mie mani

Lische di pesce
abbandonate
penzolavano dai secchi
le code dei frac
pinneggiavano
pinguini affamati
schierati ai tavoli
aspettavano
sbavate tovaglie di lino
avevano gli astanti
nelle sere d'estate
il freddo polare
come tiepida carezza
agitava le piume di traverso
agitava i pensieri
solitarie artiche luci
bevevano l'aria frizzante
tra i calici di ghiaccio
il mondo alato

Bordi di periferia

Bordi di periferia
 
vecchi tralicci arrugginiti
lungo un binario muto
anime inquiete
gridano rabbia
su muri grondanti
di vernice spray
 
è chiuso il botteghino
spento il display
 
tutto è desolazione
 
ogni tanto
una stanca campanella
accenna un suono
 
ecco arriva
 
non si sa da dove
non si sa per dove
 
a volte invano attende
il passeggero
 
eppur passa quel treno
lui vivo passa ancora
dalla stazione morta
strappa alla fredda panchina
quell’anima triste
per riportarla alla vita.

Mi lascio solo

Sono nel vuoto
insicuro
paludoso
mi sento spazio chiuso
confinato dalla paura
di morire inutilmente.
Non è cosa ma come che mi spinge
l'imperativo di rinascere
il sacrificio per combattere
la bilancia degli istinti vitali.
Massi umani
copie di corpi
sedentari viandanti
lasciatevi apparire
se lo volete
se cosi aspirate.
Io non voglio più essere
e mi lascio solo
amo vivere
 

croce e delizia

 

Piovvero carezze
disciolte tenerezze e meraviglie
in quell'inverno di zucchero bianco
 
Oggi mi manchi.
Fisicamente.
 
Potessero imprestarmi un angelo
ruberei te
eterna infernale delizia
Mi verrebbe facile.
Come farmi un segno di croce.

 

 

L'amore per me

Non stupirti se non voglio la verità
o crudeltà ad ogni costo imposta.
Le mie parole potrebbero condurti
magari
su strade che non conosci
a respirare aria che pare pesante.
Ti chiedo invece di proteggere me
e questo fragile corpo
-che vive di sentimenti
e di quelli pure si ammala-
dai miei e dai tuoi stessi errori.
 

metamorfosi ...

 
 
Un mazzo di carte
un tavolo senza avversari, ma la mente
percepisce la tua presenza,
un bicchiere di gin riempie la serata,
affogandoci dentro, i pensieri più bui.
Una tazzina affondata nel lavandino,
la sigaretta spenta nel posacenere,
la televisione accesa su un qualunque programma.
Ho la testa che mi duole, le idee sopra le idee,
ma continuo a vedere il tuo volto,
tra un passaggio e l’altro dei miei progetti.
Non riesco ad uscirne stasera,
nelle frasi che mi hai detto,qualcosa intralcia
i miei giudizi, cosa c’è ?? cosa dicevano quelle
parole che nascondevano qualcosa?
Verso ancora del gin ,la tazzina è sparita
in  quel lavandino tra le bolle di sapone,
il silenzio mi rode dentro, mi chiedo dove mi portasse
la tua frase, cosa mi chiedesse nel suo silenzio,
nel suo doppio gioco, di intenzioni!
Smagliature, concepimenti, evoluzioni,
le senzazioni di una campana che batte e ribatte
avvertendomi… ma di che ? ma di cosa?
Ho solo paura di risedermi su quella poltrona di
quel teatro e ritornare a rivivere ancora
quella scena , alzandomi e andandomene,
Ho paura ma se capirò, questa volta
non mi alzerò !!
 

Quasi niente

quel poco quasi niente
che porto appresso
come una malattia
una pazzia di sempre
che vesto a cerchi
perché sembri arcobaleno
passa lo stesso muto
tra la gente indaffarata
che ama più i suoni alti
del tintinnio sommesso
di una solitudine.
 

Riflessi nel buio

Le finte novelle arrivate alle spalle con gli occhi di vetro e le bave di sangue ingannano l'anima dei finti viventi.

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