Benedico
mi baciano di succhi d’allegria
capisco la mia vita
fiumana e sterco
la buriana che mi ha portato a te
e l’odore della tua pelle
- Blog di Ezio Falcomer
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Sul viale fiorito della Speranza
- Blog di Giusy
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Dialogo
Tu sai cosa sono
Sono un nulla
eppure esisto
Nella stragrande
maggioranza dei casi
tu, verme,
sei il mio uomo.
Per il resto,
niente.
Tu vuoi
io voglio
ma tu vuoi quello
che voglio io?
E piango
Una porta si chiude.
Un altro giorno è passato
ma il nostro sempre è sempre.
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Nuvola
Sera precedente che non torna
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Ci fossero locomotive sul mare – una sera ai diporti autunnali.
- Blog di
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Notti stregate
Nel buio dell'anima
danzano
pipistrelli
e
streghe.
Bagliori notturni,
proiettano demoni
nell'immensa tetra distesa...
Spettri che, immobili,
piroettano
nel lontano ricordo
di notti stregate...
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Oggi forse dovrei andare al mercato
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Nostalgia
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Musica - Alexis
Alexis, Musica, matite su carta, 33cm x48cm, 2009
Sono particolarmente affezionata a questo disegno perché è nato sulle note del disco Modì di Vinicio Capossela. Quei suoni, quelle note, mi hanno suggerito tutto: forme, colori, intensità della luce. Poi il foglio ruvido conserva e consacra il fascino dello schizzo, dell'istinto, del calore e della passione creativa.
Scusate la qualità della foto davvero scadente.
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Come canne al vento
Osservo, in rapida successione, tutto ciò che mi sta intorno, come in uno sfogliar di pagine tra le mie mani che siano state aperte e poi richiuse. Tutto mi appare relativo e dentro, e fuori di noi in un ordine di cose che ci coglie sempre impreparati e talvolta non c' è altra terra se non quella che ci regge precariamente, in bilico sul vuoto che ci circonda. I ricordi di un tempo già remoto sembrano venirmi incontro: speranze vaghe, avvenire non ben delineato e incerto, intollerabile vacuità latente. Un benessere misto a melanconia e le illusioni che vanno e vengono, alimentate da una natura resa tanto più inconciliabile che pur contenendo ogni cosa, di ogni cosa ci priva.
La mia ragione, tenta di respingere ciò che tende a divenire abitudine incongruente ai miei principii. Ascolto il vento, seguo il turbinìo di nuvole nere che si allontanano rotolando lungo i fianchi delle montagne giù, giù fino ai bordi frastagliati di una spiaggia lambita dalla dolcezza di onde non più gonfie di rancori e incontenibile vigore... ritrovo attimi in grado di fugare diffidenze e dissipare incertezze.
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