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Poesia

La sfida del samurai (senza padrone)

Porterai, porterò
i segni del portento
animati dal demone
di una felicità occlusa
che ci torna addosso
penetra
non nostra
occhi insanguinati viola solo
 
come una bambina

Non è tardi

mastino.jpg
Ti scrivo,
diario di viaggio,
della babilonia
inquieta che rammenda
abiti nuziali 
con bellezze prese a prestito.
 
Ti scrivo

Giacomo Leopardi -A se stesso

 Or poserai per sempre, 
      Stanco mio cor. Perì l'inganno estremo, 
      Ch'eterno io mi credei. Perì. Ben sento, 
      In noi di cari inganni, 

a mia madre, andata

 

che vorrà mai dire  

un’ irradiazione dagli Angeli  

e uno sfinimento dall’altra parte  

è la morte 

comunque si dica  

Dio nonostante 

è la morte 

 

 

26 Novembre 2009

 

Tu, amore

 Nel roseo Letto di rose e Rosei Aromi
dolce cedro ho piantato
per te
Ancora urlo e il Che t'amo
di incontinente amore Ancora io t'amo
t'amo nell'ombra muta di notte Buia
  e cinguettanti allodole danzanti amo
Su esultante petto
e ombre e Luminose scie
frutti e spezie vaganti

Io... conchiglia... tu il mio mare...

conchiglia.jpg
Sei fuoco che brucia
insieme, abbracciati
ogni mio delirio
diventa attimo ardente,
fra le tue braccia
prende forma
il mio vivere,
sei mare che accoglie
ogni mia voglia
restituendo
brividi ed emozioni
ed io conchiglia
donerò al tuo incedere
l'eco di un bacio

I tuoi occhi

quante volte ti ho visto
mentre arrivavo
guardandomi attorno
cercandoti
tra mille occhi estranei
per un istante
i miei occhi nei tuoi
che ancora non sanno
un attimo prima di sorridermi
con il cuore altrove
e il mondo immobile
questi stessi
tuoi occhi

Mi basta

Fuggire a Parigi

parigi4.jpg
Fuggire insieme,
su lame di cristallo,
oltre il nostro impercettibile confine, 
tra tetti affumicati
e tegole scomposte.
 
Edere aggrappate
a muraglie d’affetti ,
siamo derivati in controluce,

...e il mare dintorno...

Una fitta lancinante, uno stropicciato fruscio
e il mio volo traverso muore su questa bricola.
Osservo, il capo reclinato, l’insolito planare
della penna timoniera che si avvita lentamente
e dolce va ad ammarrare sul crespo delle onde.

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