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Poesia

E non dite al cieco

E non dite al cieco
che è un uomo fattosi notte!
Non ditegli
che è un’alba nata morta,
orba del suo giorno!
Voi che vi proferite
miniere di buone maniere.
 
Posano i ciechi

Cose Così [sui chicchi di giugno]

Alba quieta d'attese
in luce argento
pose
 

Nella viltà d'un attimo

disperazione
L'aver vinto nella falsità
un vissuto nella menzogna.
 
L'aver distrutto una vita
passata e vissuta
quel nulla che ti ritrova sola.
 
Disperazione del male inferto
e la concretezza d'aver
perso dignità per sempre.

Alibi di felicità

felicità
gioire nell'appropriazione raffinata
d'affascinanti temi
diluiti in vernici sottobosco
sfumate ed esilaranti insieme
percepite nei sigilli disciolti
della coscienza libera da involucri prestabiliti
sillabanti toni e soffuse scaglie...
dilatano e irrompono nell'attimo effimero
d'eterno che coinvolge

Il sagrato d'Ametista

Chissà che si dice la gente quando cammina per strada e si guarda in giro

dentro di te è amore

E' dentro di te
che vive l'amore
quando il mattino
adagia la sua luce
sul tuo corpo nudo
che profuma di rosa
mentre tu
schiudi gli occhi
alla vita con un sorriso
le tue vellutate dita
sfiorano il mio corpo

Il volo

Caduta dall'alto.jpg
Ho visto negli occhi
La vera solitudine…
Tu anima spenta
sulla pietra dura
volata qui per scelta crudele
sotto un cielo di primavera
colmo di grida di gabbiani.
Tu sola, nuda
senza nessuno a piangerti
o a proteggere la tua fragilità umana
il tuo corpo esanime

Collana d'estasi...

collana
Mille perle
ad illuminare la notte
piccole  sfere di passione
a tracciare il sentiero
che si fa strada
tra la voglia di Te
che diventa desiderio ardente
man mano che i tuoi baci
percorrono la strada
ad irrigar il desiderio
che ha il profumo di Noi
piccoli sussurri sono gioielli

Acido lisergico

Aspre di more di gelso e di lamponi acerbi colate 
come false lacrime disseccate al sole dell’ipocrisia
rosse di ribes straniate da passi frettolosi sul cuore.
 
[stempero crudamente con le dita questa tavolozza]
 

Quello che sei

[senti come accarezza stasera 
il vento caldo che attraversa le gelosie,
mentre davanti ad una pagina bianca 
cerco stancamente il filo dei ricordi 
ingarbugliatisi come anarchica matassa 
nel gioco frenetico di un gatto dispettoso]
 

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