Poesia | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Poesia

Rosso melograno

Era peggio che stare
nel guscio di una noce
con l'autunno alle porte
quelle valige accasciate
in fondo al corridoio

le pareti e il soffitto
giallo fumo
il viso smunto

ma una mattina
a prima estate
ho detto basta

ho tinto la bocca
di rosso melograno

aree di caf[t]è

 
sottile, come lo spazio
 
rimbalzo tra i tavoli,
tra le gambe accavallate.
 
tra il rumore delle cose
e le inutili espressioni
a trovare un attimo di te..
 
[e],sorpreso così,
imprigionato tra le ciglia,
il mio resp

Un amore infinito...

Là dove finisce il mare toccandosi col cielo
e inizia l’infinito strappando via il suo velo
là ti vorrei portare per dirti "son sincero…"
l’amore tutto può, mentire e dir che è vero.
 
Là dove ogni parola ha il suo significato
dove puoi anche amare, senza essere riamato
là ti vorrei portare anche solo per un’ora
e guardandoti negli occhi ti mentirei ancora.
 

E allora dimmi

 e allora dimmi del precipitare
del baratro ineffabile che s'apre al senso
tra detto e gesto
 
[se no mi perdo
e cado semplicemente
senza vertigine]
 
eppure io vorrei essere là
là dove i colori hanno odore
e le note si tocc

Folle passione attende

 
 
I tuoi occhi profondi
scuri, misteriosi

le mielabbra ti cercano,
hanno fame ...

del tuo sapore

L'Aquila ha spento tutte le luci

L'Aquila ha spento tutte le luci
i pagliacci sono andati via
i calcinacci, tumuli funebri
del circo mediatico.
Vuota la strada
occhi di case divelte
tetti squarciati
silenzi di morte
nella città
dimenticata.
Sono andati via
ora solo polvere
il pianto si è trasformato in noia
e non vale la pena
di parlare ancora di loro.
I morti non votano
non parlano
i morti
sono solo morti.
L'ultimo gatto nero
sale sulle pietre accanto
alla chiesa
e piscia per marcare il suo territorio
ora è suo
solo suo
ora che gli ultimi
sono andati via.

Anima inquieta

 
 
Ti scuoti ora nel strappar le tue vesti
libera a contemplar la pelle bagnata
agitata nel violentare i tuoi sensi
non più trattenuta in devastanti eruzioni.
 
Sofferenza dolce estasi nell'angoscia
e scoprir ora in beffarda consapevolezza
che di tutto ciò non puoi più farne senza.
 
Atlantis

Io, tu e l'inferno

 
Le tue mani sulla mia schiena,
pelle tremula sotto le tue dita.
Le tue mani sul collo,
più giù un brivido sui miei seni vogliosi.
Scivoli sui miei capelli,
il tuo respiro aspro si mescola al mio.
Mi guardi e io ti voglio,
i tuoi occhi mi sussurrano amore,
io mi sciolgo come neve al sole.
All’improvviso il soffitto si oscura,
nuvole nere occultano il peccato.
Così le fiamme dell’inferno ci avvolgono,
il dolore del fuoco sarà la nostra felicità
e noi saremo dannati urlanti.
 

E/Scatologica

Sull'asse della memoria
mi aggrappo
si stemperano gli arcani maggiori
ovipari di sensi e di storia
armigeri di eventi

per capire l'inferno

Per capire l'inferno
ed il suo fuoco maledetto
non è necessario essere demoni.
Io e te abbiamo in gola
le mani di una tenebra eterna,
portiamo il suono del vuoto
negli occhi.
Persino in cuore
le fiamme ci cavalcano,
incatenandoci a turbini
di buio.
Come avvoltoi
sfidiamo le furie di un cielo
orribile,
ci sfamiamo del veleno
di un silenzio sporco
di solitudine.
Annientandoci allegramente
di peccato.

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 3 utenti e 5358 visitatori collegati.

Utenti on-line

  • Antonio.T.
  • Ardoval
  • live4free