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Maria Luisa Runti

Triestina di nascita, zingara di elezione. Laureata in lingue e già Responsabile Amministrativo delle Politiche di Ricerca Comunitaria nell'ambito della Sezione "OO.AA., Ricerca e FSE" dell'Università di Trieste. Pubblicista, regista teatrale ed attrice. Ammessa per concorso alla Scuola d'Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano, diretto da G. Strehler, dal 1964 in poi ha partecipato a diversi spettacoli teatrali anche da lui diretti, a letture di testi poetici, ai film "Banditi a Milano" di Lizzani e "Moesmer". Nel Novembre 2005 ha avuto un ruolo nel film di G. Tornatore: “La sconosciuta”. Ha partecipato a diversi sceneggiati per la televisione e si occupa di doppiaggio. Ha tradotto ed adattato testi di B. Koltes e S. Beckett fra cui "La parola nel silenzio"presentato da Glauco Mauri durante il, festival di "Taormina Arte", nel 1990. Dal 2002 si   dedica  attivamente, alla regia ed alla progettazione di concerti/ spettacolo e testi teatrali. Da ricordare: “Musiche dal 33° Fuso” (Teatro Miela - TS).” Intrecci d’opera ed operetta” nell’ambito del Festival “Gorizia Sogna”, “Alkimiye di note: Ennio Morricone, la musica, il cinema” con Roberto Fabbriciani al flauto, “L’imputato de Molay-riesame di un processo ingiusto” di G. Blasco, ecc. Nel marzo 2006 ha curato il coordinamento, assieme ad altri eventi, del concerto “La lontananza nostalgica utopica futura” di L. Nono (E. Porta, violino; R. Doati, regia del suono) per ricordare i 15 anni dalla scomparsa del critico teatrale triestino Giorgio Polacco. Collabora stabilmente con diversi Magazines. Attualmente è Direttore artistico dell’Associazione artistico-letteraria Arte 7 – TS. Ha realizzato altresì delle mostre fotografiche personali (Teatro Mieta – Trieste, 2002 e Bruxelles, 2003) imperniate sulla sua “visione” di Bruxelles. Ha collaborato, su invito, alla realizzazione dei settori "Scienza, tecnica, comunicazione ed arte, personaggi" nella Mostra “Trieste - I mille volti di una città”, promossa dall'Assessorato alla Cultura del comune di Trieste e dal CFT - Sala Comunale - luglio-settembre 1999. Ha realizzato diversi reportage fra cui: "I Colli del Chianti", "Goran Bregovic in concerto”, "Elena Pontini soprano". Ha collaborato, su invito, alla Mostra sulla Scienza a Trieste, nell'ambito della manifestazione scientifica "Era 2000", promossa dalla Sincrotrone Trieste. Palazzo delle Poste - Dicembre 1999- Gennaio 2000. Presente più volte, su invito, al Circolo Fotografico "La Gondola" di Venezia, di cui è socia “Amica”, nell'ambito de: "L'incontro con l'Autore". “Questa serie di scatti nasce dalla mia profonda ammirazione e studio del Noh giapponese. Ho avuto modo di approfondire l’argomento assistendo a diversi spettacoli di cui uno, raffinatissimo, proprio in uno dei Teatri sacri del Noh, a Osaka. Il Giappone è una terra dove ho respirato serenità, saggezza e poesia, un paese che mi affascina e che sento molto vicino.Il teatro Noh, danza sacra in maschera, trae le sue origini dal ‘Kagura’ e dal ‘Sarugaku’, antichissime forme di pantomima accompagnate da musiche e canti. Nel XIV secolo esso diviene una raffinata forma teatrale ispirata all’estetica minimalista dello zen. Il Noh possiede un repertorio di 5 filoni il cui  diverso linguaggio poetico narra le vicende di divinità,spiriti guerrieri, demoni e spettri.Un trio di attori ne racconta le storie con gestualità di danza, la voce è quasi sempre gutturale e si snoda in canto e recitativo. Essi portano una maschera e sostengono sempre anche i ruoli femminili. Le immagini che seguono rappresentano momenti di uno spettacolo visto a Roma, curato dall’Istituto di cultura giapponese, che ha una intensa attività artistica, e dimostra l’evoluzione contemporanea del Noh nell’interpretazione di due dei suoi maggiori interpreti”.

Maria Luisa Runti
 



la mostra "Contaminazioni fra teatro Noh e danza contemporanea" è visualizzabile qui

“Ho avuto il piacere di conoscere Maria Luisa Runti circa diciotto mesi fa, al momento della mia iscrizione ad un sito a livello europeo di fotografia, un palcoscenico dove fotografi dilettanti e professionisti si cimentano nel confronto giornaliero con le opere degli altri partecipanti. Ricordo che mi sono avvicinato alle foto di Maria Luisa con una certa curiosità, dettata dalla immediata sensazione che mi trovavo in presenza di qualcosa di diverso dal consueto: non le solite foto che circolavano nel sito, ma immagini dove c'era una forte dose di sperimentazione, non fine a se stessa, non solo una prova ad esplorare vie diverse per esteriorizzare il proprio io tramite la fotografia. In quelle foto c'erano la grande carica ed il talento di Maria Luisa, la sua professionalità nel campo artistico, le sue innumerevoli esperienze e la sua curiosità che la rendono una persona poliedrica e ricca di interessi, cosa che trasmette ampiamente anche nel suo modo di fotografare. Scorrendo la sua galleria fotografica, ci si trova di fronte ad un caleidoscopio di colori ed immagini, di inquadrature e soggetti, di sperimentazione di tagli e tecniche, sia in produzione che in postproduzione. Soprattutto però c'è un percorso impegnativo in cui Maria Luisa mette in luce la notevole forza espressiva e una dose innata di coraggio ed intuizione. Con le sue foto, contrariamente ad altri, magari dotati di maggiore tecnica, ma timidi espressivamente ed emotivamente, riesce ad intrigare e coinvolgere l'osservatore, sempre all'altezza del messaggio che vuole trasmettere, sempre interessante, mai banale. Nella mostra che Rosso Foto ha il piacere di ospitare, Maria Luisa dà prova della sua raffinata capacità di trattare argomenti “culturalmente diversi” con competenza e completezza, sono certo che anche voi, come me, rimarrete affascinati dal contatto con un mondo così lontano da noi. Buona visione.

Paolo Rafficoni


-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano - Rosso Foto -Direttore di Rosso Foto: Paolo Rafficoni -Supervisione: Manuela Verbasi -Fotografie: ©Maria Luisa Runti -Recensione: Paolo Rafficoni -Editing: Rita Foldi -Le immagini che sono presenti nel blog sono coperte dalle vigenti normative sui diritti d'autore, ne è vietato il loro utilizzo in qualsiasi forma e/o scopo. Chi trasgredisce a quanto sopra è perseguibile a termini di legge. Si può fare richiesta di utilizzazione scrivendo direttamente agli autori o alla redazione di Rosso Venexiano Rosso Foto. Le immagini sono visibili a tutto schermo cliccando sopra la foto (La redazione)

 

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