Scritto da © Alessio Carlini - Dom, 07/04/2013 - 20:40
e come faccio ora a chiamarla libertà!
E' in questo luogo misterioso che confido i miei pensieri,
è in questa gabbia ove tutto è possibile che riappaiono lacrime e sofferenze,
è in questo adagio di corde tese e di archi
e grido più forte... e gridooo!!!
Maledetta fu la tecnica, la teoria e la matematica de me!
Mi rimane solo il suono autentico,
mi rimane addosso l'emozione e non si lava via così facilmente,
mi rimane dentro ogni più piccola figura,
mi rimane dentro come una lama e sanguino;
io ogni giorno sanguino me.
La testa di un poeta, “non a caso è la mia”;
non a caso a sputarmi inchiostro in faccia è la mia.
La testa di un poeta,
non a caso è la mia
non a caso è la mia
che prende il volo al di là dei confini;
e come faccio ora a chiamarla libertà!
E' in questo luogo misterioso che confido i miei pensieri,
è in questa gabbia ove tutto è possibile che riappaiono lacrime e sofferenze,
è in questo adagio di corde tese e di archi
che annullo il ristoro e grido;
e grido più forte... e gridooo!!!
Maledetta fu la tecnica, la teoria e la matematica de me!
Mi rimane solo il suono autentico,
mi rimane addosso l'emozione e non si lava via così facilmente,
mi rimane dentro ogni più piccola figura,
mi rimane dentro come una lama e sanguino;
io ogni giorno sanguino me.
La testa di un poeta, “non a caso è la mia”;
non a caso a sputarmi inchiostro in faccia è la mia.
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