Scritto da © Capuàno - Mar, 17/08/2010 - 10:05
(Sbirciando candidamente tra le righe del Cantico dei Cantici).
C'era una donna più o meno bella,
ed era sempre più o meno quella:
donna di mare , di terra e d'argento,
venduta per caso ai fruscii del vento;
donna di ghiaccio, di paglia e di biada,
sempre a cercare di trovare una strada.
E quando a un'alba decise di andare,
venne e poi di nuovo a danzare!
E allora danza, vestita di poco,
fino a che mi vedrai prendere fuoco,
danza da sola, danza per me,
fallo se vuoi come Salomè;
e non temere di annoiare i tuoi piedi,
tanto ti vedo e forse mi vedi,
e non fermarti nè maledire,
ma danza fino, sognando, a venire!
Era il 4 settembre 2008 alle ore 17,17
Anònimo Capuàno, verseggiatore elementare del Capo di Lèuca.
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