Scritto da © crissi - Mer, 23/01/2013 - 13:49
Era una bella signora.
L’incontravo sempre sola,
teneva a guinzaglio un cane,
un barboncino.
Bianco, il barboncino, di classe,
con cappottino intonato al colore della gonna
o della giacca che lei portava,
e se lui si faceva vecchio,
la signora pareva congelata nel suo splendore.
Tailleur prugna d’autunno,
l’estate in seta chiaro.
Tac tac, facevano i suoi tacchi sulle piastrelle,
la gente si faceva da parte per lasciarla passare.
Da troppo non l’incontro.Ho chiesto di lei
ma nessuno ha saputo dire
- lei è qui, è là e non è da nessuna parte.
-Tac tac con quei tacchi..
Intanto, sul lungomare, hanno tagliato
le palme, lastricato il viale, hanno costruito il porto,
aperto boutique e ristoranti,
occorre andare avanti, in fretta,
tutti spingono per diventare grande
e il tiepido della vita
all’improvviso si riscalda
e diventa fuoco
che brucia..
09 - feb.010
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