Scritto da © Andrea Occhi - Gio, 24/11/2011 - 08:37
Quando scrivo, io sono consapevole del sentimento che dal mio cervello parte e muove la mia mano. Anche se, devo essere sincero, il fenomeno è talmente rapido che le dita son più veloci del pensiero. Tuttavia, non riesco a comprendere le reazioni che suscitino le mie parole, nell'animo dei miei lettori o, meglio, non capisco quali sensazioni trasmettano le mie scirtture. Ho rilevato che il mio senso dei componimenti non sempre corrisponde a ciò che il lettore o la lettrice, perchè tra occhio maschile e femminile c'è differenza di percezione, intende. Infatti, anche se dai miei scritti non compare alcun pensiero sentimentale, ma anzi si ravveda il mio vivere inscatolato, da ciò non consegue necessariamente che la mia esistenza sia povera di brividi amorosi. Soprattutto, la carenza di Amore scritto non rappresenta alcuna tristezza, ma semplice dato di fatto. L'Amore non credo sia tassativo, ma discrezionale.
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