Scritto da © Costanza Pocechini - Ven, 11/03/2011 - 17:37
Esploderanno i sensi,
ci troveranno già ubriachi,
ansiosi di sconfini
e ci sprofonderanno,
librandosi l’anima.
Dopo sarà assopirci
e forse lo farai solo tu,
io tornerò a sfiorare
l’intrepido pioniere dei varchi
che al deliquio m’ha portato.
Sul ventre abbandonerò la mano,
sentirò d’averlo ancora in me,
vibranti corde di violino
echeggeranno nelle tempie,
palpitanti gli accordi suonati.
Fragile sembrerà così placato,
assaporerò sul boccio
un resto di piacere,
le labbra l’accarezzeranno,
vorrò ninnarlo.
Scusa… ti ho svegliato…
immagino che sarà cosi
e ti sorprenderai
che ho vegliato su di esso,
reclinato sul mio viso.
Allora sarà
il momento di dolcezza,
mi guiderai sul tuo cuore,
mi bacerai la testa
e bisbiglierai parole d’amore.
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