Scritto da © Ezio Falcomer - Lun, 14/01/2019 - 20:11
Fuori di questo cubo che abito
c'è solo sconfitta, fuori di questo
cielo a pois viola c'è solo tenebra,
fuori di questa scrittura c'è solo
frustrazione, fuori di questa casa
c'è solo derisione, dentro a questo
frigo c'è carestia e devastazione.
Ma dove la bellezza e l'armonia?
O non ci sono o trascendono
questo mondo, tutto tondo, così
giocondo. Siediti, che ne parliamo.
c'è solo sconfitta, fuori di questo
cielo a pois viola c'è solo tenebra,
fuori di questa scrittura c'è solo
frustrazione, fuori di questa casa
c'è solo derisione, dentro a questo
frigo c'è carestia e devastazione.
Ma dove la bellezza e l'armonia?
O non ci sono o trascendono
questo mondo, tutto tondo, così
giocondo. Siediti, che ne parliamo.
C'era un tempo che io ero felice.
Ma non so dove ma non so quando.
Era prima di ieri. Prima di questi secoli.
C'era un giardino, c'erano dei giocattoli.
Ma non ha importanza. Ora c'è solo la stanza
di contenzione. Questa realtà
color cappuccino, di suoni soffusi,
di suspense infinita. C'è questo sentirmi
di gomma. Queste oche che volano.
Ma volano le oche? Sennò facciamo cigni,
o fagiani. Questo tram, che non porta a nulla.
Ma non so dove ma non so quando.
Era prima di ieri. Prima di questi secoli.
C'era un giardino, c'erano dei giocattoli.
Ma non ha importanza. Ora c'è solo la stanza
di contenzione. Questa realtà
color cappuccino, di suoni soffusi,
di suspense infinita. C'è questo sentirmi
di gomma. Queste oche che volano.
Ma volano le oche? Sennò facciamo cigni,
o fagiani. Questo tram, che non porta a nulla.
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