Scritto da © ferdinandocelinio - Dom, 03/03/2019 - 00:50
Rudere sotto il velo sconnesso.
L’ultima mia vita è stata qui fino a un minuto fa.
Poi è partita chissà dove.
s’è mossa e non me ne sono accorto.
Ora cerco nel buio, nel lamento di cartapesta
dove si essa si nasconde
e lo scheletro mi dice, adesso è più in là.
*
La mia notte è femmina, un ghepardo.
Si siede e mi porge una sigaretta,
la prima del suo pacchetto,
la sessantesima della mia giornata.
Io non le faccio avances,
sto ben bene al mio posto,
pulito nel mio abito della domenica,
col colletto stirato da mia madre
il pomeriggio stesso.
Con vacui accenni di mare negli occhi,
lei tende a confondermi,
mi fa stare bene.
Gli uomini non vogliono vedere la mia notte
perché hanno paura di capire cosa c’è
sotto questa foresta di pugnali
che tutti chiamano vita.
Io prendo lezioni da lei
Fumando la sigaretta che mi ha dato.
Voglio imparare come si fa a morire.
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