Scritto da © ferdinandocelinio - Lun, 04/02/2019 - 00:05
I poeti dovrebbero
fare di una minestra cuore,
del pezzo di un puzzle narrazione,
di una verdura tanti Gesù da masticare.
Ovvero trasformare
ciò che galleggia in un filo,
come fossero aghi le mani
e fili le lettere nella tastiera,
finestre da aprire
le note sul pentagramma.
*
Date al poeta un inverno da masticare
e cibi buoni da trattare come poesia,
lui vi dirà le cose che vi stanno dentro,
ma che mai vi siete chiesti.
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