Scritto da © ferdinandocelinio - Mer, 24/04/2019 - 16:56
Stucchevole è il buio,
raccapriccia e si contorce nell’attimo,
la luminescenza è sogno infantile
che si anima immaginando l’aion,
e tu o vile duchessa dal palato popolare,
donna, che perdendo tuo marito perdi anche tuo figlio,
raccontami delle mattine dalle monache
quando l’estasi era una carezza sui capelli tagliati a tazza
e non c’era altrove, perché quello era l’altrove
cosicché io ti racconterò di come si spalma
la follia su un tozzo di pane,
innamorandosi del nulla per non illudersi di niente,
con la cristianità che si sgretola come il vaso più antico
e i capelli diventano radi e forforosi,
perché nessuna speranza è autentica
quando non c’è proggetto.
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