Finisce qui il mio viaggio,
sulla casa a picco sulla scogliera,
travagliata da onde schiumose.
Lo scoglio levigato ci vide avvolti
nelle nebbie marine dell’azzurro
nella sera che ancora conserva
l’aroma dell’estate,
macchie celesti sul tuo fianco
che si allungava contro le mie mani.
Qui era l’altrove, il sempre, l’oggi,
nell’accendersi dei corpi
nell’età sorpresa, sul nostro ponte sui mari,
l’acqua avvolgeva la tua pelle,
entrava nei recessi segreti.
Ma tu desideri l’eternità, il lontano.
L’attimo concluso,di là dal tempo,
non finisce qui nella nebbia del mare
invaso dalle nostre memorie.
Qui termina il mio viaggio,
davanti al camino le tue dita tiepide,
il tuo fianco acceso dalle fiamme,
tra legna, cigolio del pozzo, luci ambrate,
mentre l’onda sbatte sulla scogliera.
Andremo via, dicevi, e forse troverai il luogo,
il tempo dove tutto s’ineterna,
il passaggio nascosto,
il punto che non regge la rete.
Vorrei dirti che l’altrove è qui,
il mio viaggio è finito,
nella casa sul mare,
dove non attendo altro tempo
tra i vestiti piegati
il pozzo cigolante.
Ma tu già vedi il limite della spiaggia,
senza requie vai alla finestra:
pleiadi d’eternità
Non altro posso dirti, qui finisce il viaggio,
nel tepore avvolgente delle tue braccia,
nella casa sospesa sulla scogliera.
Tu vai, io resto, sono giunta a destinazione.
In spiaggia accendo una sigaretta,
inspiro la lontananza della tua vita
un lungo silenzio acceso
tra due abbracci interminabili.
- Blog di Gloria Gaetano
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